Villa Brichieri-Colombi

×La storia
Villa Brichieri-Colombi

Nell’Ottocento, grazie all’ospitalità di Isa Blagden, la villa divenne il luogo di ritrovo per eccellenza della comunità angloamericana di Firenze.

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Elizabeth Barrett Browning inserisce quello scenario in Aurora Leigh, Nathaniel Hawthorne in The Marble Faun; anche Henry James ne scrive in William Wetmore Story and his Friends e vi ha scritto The Aspern Papers.

Oggi è proprietà di un discendente dello scultore Hiram Powers.